Le motivazioni di Plinio Pianta
Disdetta dalla nostra qualità di socio dell’Ente turistico Valposchiavo e disdetta del contributo soci per iscrizione ostello. L’autore si assume la responsabilità dei contenuti. Persone coinvolte godono del diritto di replica. La Redazione.
Mi vengono recapitate nientemeno che due nuove “fatture”/contributo sia personale che per l’ostello Li Piani! Sono socio dell’ETV da almeno quindici anni e con la precedente amministrazione e il Pres. Ing. Colombo ho sempre avuto un buon rapporto. Malgrado però ultimamente dei clienti apprezzando l’alpe Li Piani ritornavano per ns. conoscenza (non per indicazione dell’Ente turistico) decidevo comunque di mantenere la mia qualità di socio almeno a titolo piuttosto volontario, cioè di sostenitore dell’Ente turistico.
Alcuni anni fa però già mi preoccupava la continua lievitazione dei costi dell’Ente turistico, ed ero intervenuto sia in Assemblea comunale di Brusio, sia nell’assemblea dei soci ETV. Anche se quest’anno l’Ente turistico chiudeva con un minimo avanzo tutti si saranno accorti che è stato chiesto comunque non soltanto il raddoppio delle quote di pernottamento, ma anche l’aumento della quota associativa.
Quindi è ovvio come secondo tale politica dell’Ente si continui anno per anno all’aumento dei costi: che i soldi ci siano o non ci siano…. in qualche modo si devono pur scovare… e semmai inventare! La ben nota politica di “grandeur” è sempre stata quella dei progetti/superprogetti (cfr. ora pare Expo 2015! ecc. … e chi più ne ha più ne metta… ma tutti questi progetti sappiamo quanto costano… e quali risultati??) son già scontati nuovi deficit… che poi si dice: nolens volens si devono pagare… da chi? Dai soci e enti pubblici! Noi a questa politica di megalomania sempre più palese, non ci stiamo più!
Ma l’altra trovata fra Ente turistico/RVP/Comuni
Si vuol riprendere nella Valposchiavo la tassa turistica sotto forma di legge, analogamente alla prevista legge turistica cantonale, cosiddetta TAG (così si toccherebbero nolens volens un po’ tutti!!)… TAG che, come ben noto, è stata bocciata=respinta, in modo molto elevato nel Cantone dei Grigioni, ma quasi a livello plebiscitario in Valposchiavo!!! (Brusio respinta all’80%)
Ma questa gente si sta rendendo conto cosa sta combinando? Fra altro si stanno spendendo altri soldi pubblici per sedute di gruppi di lavoro, di progetti specialistici (sempre molto pronti a far nuovi preventivi), per sedute CC, delle Commissioni e poi per la votazione??
Non tantissimi anni fa si era soliti parlare dei problemi, discutere bonalmente fra interessati e la gran parte del lavoro avveniva anche a titolo di volontariato… e così i conti tornavano! Senza far continui salti mortali di aumenti e superaumenti! … ma poi negli ultimi anni ecco continui deficit su deficit e aumento di contributi in continuazione, per es. soltanto il Comune di Brusio è stato obbligato a aumentare a titolo provvisorio negli ultimi anni l’importo da Fr. 7’000 a 30’000.–, importo che poi da provvisorio è diventato definitivo.
Conclusioni
- Non entro nel merito dell’analisi dei conti che ho già svolta pubblicamente alcuni anni fa… ma mi associo al tenore della discussione che circola palesemente fra i cittadini e autorità in merito alla prevista nuova “tassa turistica/TAG Valposchiavo” (che diventerebbe poi obbligatoria per tutti!!): il tenore é circa il seguente: cosa, ora affidare alla Regione RVP, di preparare una nuova legge turistica Valposchiavo? ma dove si vuole arrivare? Ci rendiamo conto che alla fin fine arriveremo un’altra volta alla stessa conclusione: sempre più spese, sempre più tasse!… sempre meno servizi effettivi!
- Se l’ETV ormai non sa più fare altro che aumentare tasse e costi sia per commissioni sia per progetti e superprogetti astratti e inutili di marketing con relativa prospettiva di arrivare all’imposizione di una legge turistica (già respinta in Valposchiavo: ricordiamoci bene, dati alla mano, 65.9% di no Poschiavo e 80.2% di no Brusio) allora di fronte all’agire dell’ETV, analogamente all’agire di qualcuno che sta segando il ramo dove sta seduto, non si può che dire: ora basta con una struttura che ha perso ogni relazione con la realtà e questo prima che sia troppo tardi… o quasi … fra altro altri casi di strutture giunte, in modi analoghi sull’orlo del baratro (v. quasi fallimento)… un ultimo esempio anche per altro la vecchia tessitura Valposchiavo, salvata in extremis da benpensanti… È strano, gira e rigira, in tali strutture si trovano sempre applicazione degli stessi metodi e stesse persone.
- Ma con i tempi di crisi che corrono (v. crisi economica e finanziaria, ecc.) vorremmo introdurre nuove tasse che verrebbero ancor di più a pesare su chi già fa fatica a portare avanti il suo esercizio? … e con quali previsioni per il futuro se aumentano i costi?
- Già ora si assiste al controsenso: più tasse e più costi, ma sempre meno prestazioni…
- Del resto quanto riesce a ottenere e quanto è considerato l’ETV (… come pure la RVP!) è ben da vedere all’esempio recente di una FR che decide di circolare con i suoi treni per la Valposchiavo… fermandosi soltanto a Tirano… è troppo comodo dar la colpa alla congiuntura ecc.
- È inammissibile oggi accettare una tale equazione — più costi e più tasse… meno prestazioni e meno entrate — …! pienamente fuori da ogni logica specialmente economica!
- A causa di tutte queste contraddizioni non ci è più possibile mantenere la nostra adesione all’ETV e provvediamo alla nostra disdetta.
Cordiali saluti
Plinio Pianta











