Durante la settimana tra il 2 e il 6 luglio si è svolto il primo Football Camp a Poschiavo. Un’occasione davvero unica per chi ama il calcio o per chi vuole fare una nuova esperienza.
Tutti i giorni, dalle 10:00 alle 16:00, i ragazzi, sotto la guida di 3 allenatori provenienti da più parti della Svizzera, hanno potuto seguire un programma davvero unico. Dagli allenamenti al programma organizzato durante il pranzo, il divertimento non è sicuramente mancato.
Nicola Zappella, uno degli allenatori del Football Camp, che in questi giorni ha allenato una ventina di ragazzi di Poschiavo, ha risposto ad alcune nostre domande.
Com’è andata questa esperienza?
Innanzitutto per tutti e tre è stata una nuova esperienza, visto che nessuno di noi era mai stato a Poschiavo, quindi, oltre che ad essere curiosi di conoscere i ragazzi, avevamo voglia di vedere Poschiavo. Di questo “camp” non sapevamo bene cosa aspettarci, anche perché era la prima volta che allenavamo soltanto venti ragazzi.
Verrà organizzato un “camp” anche l’anno prossimo, nonostante le poche iscrizioni avute per la prima edizione?
L’idea è di riproporlo e abbiamo già discusso con il Comune di Poschiavo e con il presidente della Valposchiavo Calcio su come poter incentivare la nostra iniziativa. È chiaro che se i numeri aumentano siamo tutti più felici, anche perché significherebbe che la passione per il calcio incrementa il numero di partecipanti. Sicuramente l’interesse c’è, infatti ci sono bambini che partecipano e non hanno mai giocato a calcio, ma che magari, anche grazie al nostro “camp”, inizieranno a giocare regolarmente.
Ci sono cose da migliorare se verrà riproposto il Football Camp a Poschiavo?
Ho sentito parlare di alcuni progetti come ad esempio un ipotetico campo sintetico, che se dovesse essere realizzato, ci consentirebbe di allenare anche in caso di brutto tempo. Direi che comunque c’è stata grande disponibilità e collaborazione da parte del Comune, che è molto contento che siamo venuti qui, come anche da parte del presidente della Valposchiavo Calcio, Renato Cirolo, che ha cercato di essere il più disponibile possibile per aiutarci a risolvere alcune difficoltà riscontrate. Non avendo a disposizione una struttura coperta per la pausa pranzo, ci è stata messa subito a disposizione la scuola, dove abbiamo potuto seguire il programma senza problemi.
Selena Raselli














