Nuova legge sulla CO2, Heis: Non è perfetta ma va accettata

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Per quanto riguarda le prossime votazioni, i Verdi liberali stanno puntando molte energie sull’approvazione della nuova legge sulla CO2. Lorenzo Heis, da poco più di sei mesi, è il nuovo vicepresidente di questa forza politica, un partito che, certamente, non può contare sui mezzi mediatici a disposizione degli altri gruppi politici. Anche per questo motivo abbiamo deciso di intervistare il rappresentante valposchiavino.

Buongiorno Lorenzo, quale bilancio trai da questi primi mesi di vicepresidenza dei Verdi liberali?

Per quel che riguarda la vice-presidenza del partito dei verdi liberali grigionesi posso affermare che la mole di lavoro e il numero di riunioni sono aumentati considerevolmente. Discutiamo tutte le trattande politiche sia a livello nazionale che cantonale in anticipo per poi poterle dibattere con i membri del partito alle assemblee generali. Questo porta a molteplici scambi di opinioni e mi permette di avere il polso sull’attualità politica Svizzera, come pure di imparare molte cose nuove. Oltre a questo ci stiamo già preparando per le prossime elezioni del parlamento cantonale e anche qui il lavoro, come pure le soddisfazioni, non mancano.

Quali sono i tuoi compiti principali e i tuoi impegni futuri?

Per quel che riguarda gli impegni futuri posso dire che è sicuramente mia intenzione ricandidarmi quale membro del Gran Consiglio Grigionese alle prossime elezioni. Sperando di riuscire a portare un po’ dell’aria innovativa che si respira a Poschiavo anche nel parlamento retico. Promuovendo e accertandomi che progetti come il 100% Bio Valposchiavo trovino terreno fertile anche oltre Bernina e che venga promossa un’economia più in armonia con l’ambiente. Mi auspico a questo punto che la popolazione accetti il nuovo sistema elettorale.

In questi giorni siete impegnati, soprattutto, ad esprimere la vostra opinione in merito alla nuova legge sulla CO2, in votazione il 13 giugno prossimo. In che senso non è perfetta? Cosa manca dal tuo punto di vista?

A mio modo di vedere il sistema sta diventando sempre più complesso e perciò risulta sempre più difficile trovare delle semplici regole che siano facilmente comprensibili e chiare, che non rechino troppi cambiamenti a corto termine a dei singoli settori o gruppi di persone, che però ci permettano di raggiungere un obbiettivo comune. Tutti dovrebbero poter vivere in un ambiente sano, e il comportamento di ogni singolo non dovrebbe recare danni né agli altri membri della società né ad altri organismi viventi. Qualsiasi modifica di legge comporta delle ripercussioni da una parte o dall’altra; bisogna però essere consapevoli delle conseguenze che possono sorgere a lungo termine se non abbiamo il coraggio di prendere decisioni adesso che ci portino nella direzione di un’economia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Secondo me l’attuale revisione prende troppo poco in considerazione l’energia grigia contenuta nei prodotti che importiamo e consumiamo, come pure lo smaltimento ecologico e sostenibile delle tonnellate di rifiuti che produciamo. Sarebbe opportuno poter recuperare il maggior numero di risorse possibili e farle riconfluire in un’economia circolare. Inoltre, sarebbe secondo me auspicabile una restituzione della tassa sul CO2 direttamente a ogni singolo cittadino e non per mezzo della riduzione sui premi della cassa malati. In questo modo sarebbe più facile rendersi conto dell’importo che viene restituito ai cittadini in seguito alla riscossione delle varie imposizioni aggiunte.

Quali obiettivi vengono invece raggiunti, secondo te?

Ridurre le emissioni! Nel 2015, 196 Paesi hanno sottoscritto l’accordo di Parigi sul clima. Per la prima volta nella storia, con questo accordo internazionale tutti i Paesi si impegnano a ridurre le emissioni di CO2. L’obiettivo più importante dell’accordo è il mantenimento del surriscaldamento globale medio al di sotto di 2 gradi celsius. Con la nuova legge sul CO2, la Svizzera stabilisce come intende ridurre le proprie emissioni di CO2. Stabilisce come fornire i mezzi finanziari alla ricerca e crea delle condizioni ottimali per incentivare comportamenti più sostenibili. Tramite le tasse d’incentivazione si vuole indirizzare il comportamento della popolazione e dell’economia nella direzione desiderata. Per fare un esempio, la nuova legge sul CO2 prevede una tassa sui biglietti aerei. La tassa verrà pagata da tutti per ogni biglietto aereo. Due terzi del denaro proveniente dalla tassa sul CO2 vengono restituiti alla popolazione. Alle persone che volano poco o nella media, verranno restituiti più soldi di quelli che pagano addizionalmente con la tassa sul biglietto aereo. Con l’importo rimanente sarà invece possibile effettuare il risanamento energetico degli immobili e costruire stazioni di ricarica per auto elettriche. Se si installa un sistema di riscaldamento più efficiente e con minori emissioni di CO2, per esempio una pompa di calore, è possibile richiedere un sostegno finanziario al fondo per il clima. La legge supporta le aziende che sviluppano e sfruttano tecnologie ecocompatibili. Con questi provvedimenti vengono inoltre creati innumerevoli posti di lavoro.

Secondo te, che cosa potrebbe fare concretamente la Valposchiavo in questo senso?

La Valposchiavo sta già facendo molto, secondo me, in questo senso. Credere ancora maggiormente nei progetti di sviluppo regionale come il già accennato 100% Bio Valposchiavo, avere fiducia e provare a viverlo fino in fondo senza smettere di migliorare e di svilupparsi è per me la strategia vincente. A questo proposito sarebbe opportuno confermare che siamo sulla strada giusta accettando sia l’iniziativa popolare “per una Svizzera senza pesticidi sintetici” come pure l’iniziativa per un’acqua potabile pulita e cibo sano. Accettando queste due iniziative, come pure la legge sul CO2, verrà fatto un passo in avanti in favore della nostra salute e delle generazioni future.


A cura di Marco Travaglia

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

2 COMMENTI

  1. …… faccio un piccolo esempio di cosa non comprende ( stranamente) l’accordo sul clima di Parigi che è stato sottoscritto sia dalla Svizzera che dall’Italia. Non è stato assolutamente fermato il turismo della benzina sia a Samnaun che a Livigno lasciando intatte le zone franche per il carburante.
    Questo la dice lunga di quello che si stà facendo e soprattutto non facendo!
    Adesso andiamo a creare fondi miliardari da distribuire non si sa ben come e per chi ( sembra fra l’altro per la cassa malati!!) con tasse sulla benzina che peseranno specialmente per le regioni limitrofe e discoste come la nostra mentre non si stà sviluppando e incentivando assolutamente il traffico merci sui treni regionali come la Retica, obbligando di fatto a trasportare le merci per le nostre regioni quasi esclusivamente su gomma. Non ci sarà nessuna riduzione di CO2 ma ci aumenteranno i costi di trasporto che date le nostre distanze sono già proibitivi. L’unica cosa che mi sembra possa essere positiva di questa legge sono le tasse sui voli aerei che noi usiamo quasi esclusivamente per andare in vacanza dunque un’attività non essenziale. Ma purtroppo non basta ….. per tutto il resto bisogna rigettare con un chiaro NO questa legge sbagliata .

    • Car Reto, se il Tuo piccolo esempio e gli altri Tuoi argomenti ti bastano per votare no; fallo tranquillamente.
      Significa che non hai assolutamente valutato l’importanza di questa votazione e che ogni altro motivo, non ti farebbe comunque cambiare idea. Io, ho commerciato in passato prodotti petroliferi e cavalcato l’onda delle energie nere e grigie (elettricità prodotta da centrali a carbone, gas, nucleare,…). Non ho perso di vista i cambiamenti climatici, l’ecologia, le nuove tecnologie, le nuove enormi opportunità legate alle rinnovabili. Da annii mi occupo di queste cose; ho già votato SI` a favore di questa legge che contribuirà a migliorare la nostra salute, la nostra economia (e non quella delle dittature p.e. arabe, russe o del Azerbaiijan) ma anche a favore delle prossime generazioni!